Farmacia Comunale di Malnate Farmacia Comunale di Malnate
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A guardarsi indietro, nello specchietto retrovisore del tempo, davvero era tutto un altro mondo.

Un ragazzo di oggi stenterebbe a riconoscerlo, senza computer e cellulari, senza musica digitale e senza social networks.

È l’anno dell’importantissima invenzione della T.A.C., muoiono giganti della letteratura come Ezra Pound ed Ennio Flaiano. Lucio Battisti canta mare nero-mare nero-mare ne, la Premiata Forneria Marconi si appresta a sbarcare negli States per far conoscere al mondo la sua esplosiva miscela rock intriso di Vivaldi e del Guglielmo Tell di Rossini.

Ai piani alti ci sono Nixon e Brezneev, il ’68 proietta ancora sulle coscienze la sua ombra eversiva e pacifista insieme e in fondo Papa Giovanni e Martin Luther King sono solo a un pugno di anni o appena di mesi di distanza.

A guardarsi indietro...

La nascita della farmacia comunale

fcIn questo oceano di avvenimenti grandi e piccoli, che ai nostri occhi si allontanano sempre di più come in fondo alle lenti di un cannocchiale rovesciato, nell’ormai remoto 1972, a Malnate, nasce la Farmacia Comunale. Un piccolo avvenimento di interesse esclusivamente locale ma importante per la nostra comunità cittadina. Le farmacie comunali iniziano proprio allora a diffondersi, soprattutto al centro-nord, e non solo in Italia ma in tutta Europa dove sono note come Farmacie Sociali, con una propria organizzazione specifica e la comune vocazione solidaristica. Ciò che allora,
ancor più di oggi, le caratterizza è l’attenzion
e particolare verso gli aspetti socio-sanitari del servizio farmaceutico. Originariamente infatti le farmacie comunali si insediano nelle zone economicamente meno redditizie, nelle frazioni dimenticate, nelle zone periferiche delle grandi città, nei borghi di campagna is
olati, nei paesi di montagna molto piccoli e spesso privi di altri servizi sanitari, in tutte quelle realtà insomma in cui l’iniziativa privata non trova stimoli sufficienti per aprire un’attività estremamente sacrificata pensando ai tempi di lavoro, ai turni di servizio notturno, allo scarso ritorno economico. Laddove i comuni, come a Malnate, decidono di aprire le prime farmacie comunali in zone urbane, in concorrenza dunque con le farmacie private storicamente esistenti, acquista importanza la funzione calmieratrice sui prezzi e quella di supporto alla sanità pubblica e mutualistica.
Nel corso dei decenni le farmacie comunali di strada ne hanno percorsa parecchia, evolvendosi in sintonia con il mutare dei tempi. Così è avvenuto anche per la “nostra” farmacia. Se con lo zoom della memoria scendiamo in profondità verso quei favolosi, o forse no, anni ’70, incontriamo la delibera del comune di Malnate n° 364 del 10 marzo 1972 con la quale il Sindaco Luigi Battaini autorizza l’ASPEM Farmacia Comunale a esercitare nei locali di via Kennedy n° 1 la sua attività, secondo le tabelle merceologiche allora in uso, “tabella Speciale di Farmacologia, articoli sanitari, di puericultura, profumeria, prodotti dietetici, presidi sanitari” ecc. ecc.
La sede della farmacia era a pochi metri di distanza e quasi a fianco della sede attuale, nei locali oggi occupati da uno studio dentistico. Si trattava di pochi metri quadri cui si accedeva da tre scalini e con una sola vetrina sulla via Kennedy, allora percorsa in continuazione da un traffico incessante non solo di auto ma anche di TIR, pulman e autocarri di ogni genere che oggi fortunatamente non transitano quasi più all’interno del territorio comunale. L’arredamento era spartano con il bancone e i mobili espositivi di legno e nel minuscolo locale-retro alte e fitte scaffalature di ferro tra cui si incastrava appena la brandina del turno di notte. Allora non si scherzava, si era di turno una settimana intera, giorno e notte compresa la domenica e ogni tre settimane, essendo tre le farmacie di Malnate, la giostra ricominciava…
La leggenda racconta di una farmacista anziana e malata alle gambe che trascorreva i pomeriggi distesa sulla brandina immersa nella consueta micidiale burocrazia, che purtroppo anche se in forme diverse non ci ha mai abbandonato, alla quale la commessa al banco, unico suo aiuto lavorativo, sottoponeva per il controllo doveroso le ricette dei clienti-utenti-pazienti, che insomma non dovevano essere molto numerosi…
Ai quei primi tempi eroici della vita della farmacia fece seguito uno sviluppo dapprima lento poi sempre più sicuro. Se nella vita, come scrive nei suoi sublimi versi il grande poeta indiano Tagore, una parte è talenti, una parte volontà ma una terza parte indispensabile si chiama fortuna, allora la farmacia la sua parte, magari meritata, di fortuna la ha avuta quando l’allora “paese” di Malnate ha iniziato uno sviluppo urbanistico e abitativo accelerato, espandendosi anche verso Rovera, San Salvatore e Gurone. Il bacino di utenza così si allargò e anche se il centro economico e commerciale restava lontano (lontani sono tuttora il Comune, l’ASL, la Posta, le banche, le Chiese, la Stazione…) una parte sempre più numerosa di cittadini gravitava intorno a quella vetrina e a quell’insegna, non ancora verde ma con la croce allora bianca e rossa delle farmacie e ad apprezzare il talento, piccolo o grande, di chi vi operava. La volo
ntà di far bene non è mai mancata in chi vi ha lavorato tanto dall’interno, farmacisti, commesse, personale amministrativo, quanto dall’esterno, amministratori dell’Azienda e del Comune. Così maturò l’esigenza di ampliare la sede e la farmacia nel 1995 traslocò nei locali attuali, con spazi e dotazioni consone a una farmacia che da minuscola realtà di periferia era diventata una farmacia di medie dimensioni in termini di fatturato economico e di servizi erogati.
Il mondo mutava velocemente. Il registratore di cassa con la manovella e i tasti colorati lasciava il posto al misuratore fiscale, le preparazioni galeniche preparate in farmacia con pestelli, spatole e bilancini (molto richiesta era la “nostra” colonia e l’alcool saponato entrambi per la pulizia di anziani e malati) tramontavano e anche nel mondo delle farmacie irrompeva l’informatica. La farmacia comunale di Malnate è stata una delle prime farmacie a dotarsi di computer, penne ottiche e di un magazzino aggiornato in tempo reale.
Ma l’originaria attenzione particolare verso le persone (“non clienti ma persone da ascoltare e consigliare”) non è mai venuta meno. E sono davvero tante le persone, tanti i volti che a volte riemergono nella memoria, tante le storie ascoltate, i consigli e le attenzioni prestate a chi nel corso degli anni ha scelto la farmacia di tutti i malnatesi, il cui guadagno economico confluisce completamente nelle casse del Comune proprietario, cioè – a pensarci bene – nelle tasche di tutti i cittadini.
Il nastro della memoria scorre e si avvicina sempre più. Come dimenticare la brutta esperienza del rapinatore delle 10.30 del mattino, per un bottino di poche centinaia di migliaia di lire. E invece la bella esperienza della scoperta e dello sviluppo del settore dell’omeopatia, in tempi in cui pochi farmacisti vi credevano. La nostra fu la prima, tra le farmacie comunali, ad aderire al Banco Farmaceutico e quando fu possibile, per effetto dei decreti Storace prima e Bersani poi, si introdusse uno sconto del 20% sui farmaci da banco senza obbligo di prescrizione medica.

La farmacia diventa azienda di servizi sociosanitari

Il resto è storia recente. L’Azienda, interamente di proprietà del Comune, si sdoppia e nel 2004 si forma il Settore Servizi, che comporta il trasporto gratuito, una sorta di servizio taxi personalizzato, dei bambini con problemi di disabilità dall’abitazione alle varie scuole speciali e agli istituti di recupero di pertinenza e inoltre la consegna pasti diurni ad alcuni malati e anziani, a prezzi estremamente contenuti. Quindi l’utile generato dall’attività della farmacia, che è ormai è cresciuta fino ad essere classificabile come medio-grande in termini economici, finanzia attività di servizio ai cittadini più sfortunati e di cui la collettività malnatese ha deciso di farsi carico.
Nel frattempo in farmacia si inseriscono due nuove importanti attività, l’autoanalisi di glicemia, colesterolo, trigliceridi e profilo lipidico e il servizio di prenotazioni CUP e eventuale disdetta di visite mediche ospedaliere e specialistiche nelle cliniche convenzionate.
Nel 2012 infine l’Azienda, esclusivamente con le sue sole risorse, ristruttura in tempi rapidi la palazzina ex-portineria di Villa Braghenti, proprio di fronte alla farmacia e a fine anno si apre il Centro Ambulatori intitolato al d. Natale Grizzetti. Al piano terra, oltre alla sede dell’Azienda con l’ufficio amministrativo, vi operano tre medici di base e un medico pediatra mentre al piano superiore si alternano alcuni medici specialisti e si effettuano iniziative di carattere sanitario, come il molto richiesto test sulle intolleranze alimentari.
Molto è stato fatto e molti sono i progetti allo studio. Di grande stimolo è la constatazione statistica che i clienti-utenti-pazienti aumentano costantemente anno dopo anno. E stanno aumentando ancora! Ma il segreto è sapere che, se il mondo corre forte, noi dobbiamo correre ancor più velocemente di lui. E chissà che un giorno, magari non molto lontano, la “nostra” farmacia, senza perdere nulla della sua originaria vocazione di servizio e continuando ad essere un punto di riferimento (forse il più importante) nel suo quartiere, possa diventare una farmacia “grande”. Grande davvero!

ASPEM - Azienda Speciale Gestione delle Farmacie e Servizi Sociosanitari di Malnate | Tel. 0332 426372 (Farmacia) | Tel. 0332 860183 (Ambulatori) | P.IVA 02343950123

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